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PSOAS, il muscolo dell’anima: esercizi di rilassamento per controllare paura e ansia

Il muscolo PSOAS, detto anche Iliopsoas o più comunemente muscolo dell’anima, è un muscolo del corpo umano sul quale studi e ricerche stanno facendo luce negli ultimi anni con risultati a dir poco sorprendenti ed inaspettati. Situato tra bacino e zona lombare, tale muscolo pare coinvolto non solo in tutti i movimenti del tronco e degli arti inferiori ma anche e soprattutto nel controllo di ansia e paura se correttamente sviluppato ed allenato. Come fare quindi per essere sicuri che il muscolo PSOAS sia sempre in salute? Vediamo insieme quali sono i sintomi più evidenti di un disturbo al muscolo dell’anima e qualche semplice esercizio per allenarlo ed allentare stress e fastidi.

muscolo PSOAS

Il muscolo PSOAS e la respirazione

Come sostiene Liz Koch, che sul tema ha scritto un interessante libro dal titolo “The Psoas Book”, il muscolo PSOAS ha un’importanza spesso sottovalutata ma fondamentale per  il benessere totale di corpo e spirito. Oltre ad essere il maggior responsabile della nostra flessibilità, dell’equilibrio e del movimento, il muscolo dell’anima è connesso al diaframma e, di conseguenza, alla nostra respirazione. Più questa è breve ed accelerata, maggiore stress stiamo incamerando nel nostro corpo con forti disagi emotivi e fisici. Allenare correttamente il muscolo PSOAS, quindi, permette di “rimanere in centratura”, di ritrovare l’importanza del momento presente e di imparare a gestire con la giusta respirazione, lenta e profonda, gli stati d’ansia e la paura ad essa connessa.

Muscolo PSOAS in sofferenza: sintomi

Quando il muscolo PSOAS è in sofferenza, il soggetto avverte spesso stati d’ansia e di paura incontrollati, non riesce a portare a termine i compiti quotidiani ed è spesso facilmente irritabile. A livello fisico ciò si ripercuote in dolori cronici o acuti localizzati alla zona lombo-sacrale, movimenti limitati dovuti a posizioni antalgiche (soprattutto quando si cerca di rimettersi in posizione eretta dopo essere stati accasciati o seduti) e in alcuni casi può esservi la presenza di ernia discale, artrosi dell’anca ma anche di disturbi organici quali morbo di Crohn, diverticolite e colon infiammato.

Esercizio 1: allungamenti

Spesso contratto in conseguenza di uno stile di vita eccessivamente sedentario, il muscolo dell’anima non può essere allenato semplicemente decidendo di andare a correre ma andrà lentamente e costantemente allungato mediante semplici esercizi da fare a casa. Per allungare il muscolo PSOAS ponete a terra un piede accovacciandovi ed allungate all’indietro l’altra gamba avendo cura di mantenere il busto eretto e perpendicolare al pavimento. Tenete la posizione per almeno 30 secondi quindi cambiate gamba. Di questo esercizio andrebbero effettuate almeno 5 ripetizioni giornaliere per gamba. Col passare del tempo la resistenza allo sforzo aumenterà quindi sarà possibile aumentare i secondi di allungamento per ciascuna gamba.

Esercizio 2: flettere il tronco in avanti

Per questo secondo esercizio bisognerà essere in piedi e tenere le gambe abbastanza divaricate con le punte dei piedi rivolte leggermente verso l’esterno. Allargare le braccia distendendole parallele al pavimento e flettere in avanti il busto toccando con la mano destra la punta del piede sinistro e successivamente con la mano sinistra la punta del piede destro. Compiere ciascun movimento con calma e fino in fondo. Inizialmente andranno bene 3 serie da 10 mentre in un secondo momento si potrà aumentare la quantità di movimenti passando a 5 serie da 10.

Esercizio 3: ginocchia al petto

Un altro utile esercizio per rilassare il muscolo PSOAS e decontratturarlo in caso di dolore e movimenti limitati è quello delle ginocchia al petto. L’esercizio va svolto distesi. A questo punto prendere con le braccia la gamba destra piegandola e portando il ginocchio più vicino possibile al proprio petto, quasi a volerlo abbracciare assieme al polpaccio. Contemporaneamente, tenere l’altra gamba che è distesa quanto più possibile attaccata al pavimento. Mantenere la posizione per almeno 10-15 secondi, riportare lentamente la gamba a terra e successivamente procedere con lo stesso movimento stringendo al petto l’altra gamba. Ripetere questo esercizio almeno 5 volte per gamba cercando di aumentare gradualmente il tempo di trattenimento e facendo attenzione a mantenere l’altra gamba sempre molto distesa.

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