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Portulaca fonte di omega 3: proprietà, usi e ricette

Forse non tutti la conoscono però la portulaca è una pianta dalle interessanti caratteristiche ben nota sin dall’antichità. Si tratta infatti di una specie commestibile che, sin dai tempi remoti, viene consumata in praticamente tutte le regioni che si affacciano sul mar Mediterraneo. Nelle nostre italiche regioni la portulaca è conosciuta con nomi diversi come procaccia, porcellana, sportellaccio, porcacchia.

PORTULACA

Ecco le caratteristiche e le proprietà della portulaca

La portulaca, che è caratterizzata da fulgidi colori spesso con prevalenza del rosso, può essere coltivata sia per la preparazione di alcune ricette, sia a scopo ornamentale. Vale la pena sottolineare il fatto che la pianta non sopporta affatto bene il clima freddo e che in alcuni casi questo può portare alla sua morte; la sua vegetazione infatti si arresta sotto i 6-5 gradi. Anche una gradazione eccessiva di umidità danneggia la pianta che si adatta molto meglio a condizioni di siccità e di caldo.

Chiariamo anche un elemento importante: la portulaca è commestibile praticamente in ogni sua parte. E’ infatti possibile mangiare questa pianta in ogni suo elemento: semi, fiori e fusti. Può rappresentare un ingrediente di un gran numero di ricette: vi si possono preparare infatti zuppe, minestre, creme per crostini o per arricchire insalata di pasta o di riso o di misticanza.

Per molto tempo la portulaca è stata considerata alla stregua di una specie infestante; di recente invece è stata molto rivalutata grazie alle sue proprietà peculiari. Sembra infatti che la portulaca sia una delle migliori fonti vegetali dell’alfa-linolenico e dell’acido grasso omega-3. Se viene consumata cruda, questa pianta sembra riesca ad apportare un ottimo contenuto di polisaccaridi idrosolubili e proteico.

Tra le proprietà più importanti della portulaca, va sottolineato senza alcun dubbio il suo alto contenuto di vitamina C, tanto che in passato veniva utilizzata contro le infezioni alle vie urinarie e per combattere lo scorbuto. Sempre nella medicina popolare e in omeopatia, la portulaca viene impiegata come un blando rimedio o coadiuvante a profilassi per migliorare le difese immunitarie e per la prevenzione di attacchi cardiaci.

Oltre alle sue proprietà antiscorbutiche vanno poi annoverate delle caratteristiche diuretiche e anche depurative. Per usi esterni con questa pianta si possono preparare degli impacchi lenitivi per curare foruncoli, eczemi, dermatiti, orticarie e anche punture di api o altri insetti.

Se volete provare a seminare la portulaca vi diciamo che non si tratta di impresa difficile e si può propagare la portulaca da un giardino all’altro con relativa facilità. In ogni caso se non sapete dove reperire questa pianta, online è facile trovarla e dare luogo ad un acquisto per corrispondenza: indicativamente una confezione di semi di portulaca selezionati a scopo alimentare, viene proposta al prezzo di circa 7-9 euro comprensivi di spedizione.

Abbiamo detto di ricette culinarie che si possono far con questa pianta: al riguardo suggeriamo di impiegare fusti e foglie della portulaca finemente tritati per arricchire per esempio un piatto di tortellini a base di panna vegetale. Ecco gli ingredienti per questa stuzzicante ricetta: una tazza di portulaca, 250 grammi di tortellini (meglio ovviamente se fatti in casa), pepe e noce moscata, 200 ml di panna da cucina di soia, tre cucchiai di parmigiano grattugiato.

Ed ecco il procedimento che va seguito: versare la panna in una padella e far restringere per alcuni minuti. Aggiungere il parmigiano grattugiato, il pepe, la noce moscata e togliete dal fuoco. Tritare la portulaca e mescolatela alla panna.

Cuocere i tortellini in acqua con del brodo vegetale, terminare la cottura e aggiungere alla panna mentre i la pasta ripiena è ancora umida in modo da amalgamare bene il tutto e poi ovviamente servire a tavola.

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