La celiachia, in passato considerata una malattia rara, è la più comune malattia intestinale dei paesi industrializzati, dovuta sia all’alimentazione (glutine) che alla predisposizione genetica.
Che cos’è la celiachia?
La celiachia è una malattia immunomediata dell’intestino tenue. È causata da una reazione alla gliadina, proteina del glutine, contenuta nel grano e nella maggior parte dei cereali come orzo, avena e segale. Chi è celiaco soffre di un’intolleranza permanente al glutine e quest’ultimo, se introdotto, colpisce l’intestino tenue e causa un’infiammazione cronica. La celiachia si manifesta principalmente durante lo svezzamento ma i sintomi, a volte, possono essere silenti e ci si può accorgere della malattia in età adulta. In Italia colpisce una persona su 100 in base alle stime dell’Associazione Italiana Celiachia ed è più frequente nelle donne. Tipica della razza caucasica, si presenta a soggetti geneticamente predisposti, la probabilità è molto alta se si ha un genitore celiaco o molti parenti in famiglia che soffrono di questa malattia.
Inoltre, sono più inclini a sviluppare la celiachia gli individui con Sindrome di Down, di Turner e di Williams, diabete mellito di tipo 1 e malattie autoimmuni della tiroide come ipertiroidismo e ipotiroidismo. Una cosa importante da ricordare è che la malattia si può manifestare in qualunque momento della vita, con cadenza maggiore tra i 40 e i 50 anni, e per curarla bisogna eliminare in maniera permanente tutti i prodotti contenenti glutine dalla propria dieta. Nella maggior parte della popolazione italiana la celiachia non è ancora stata diagnosticata, in quanto i suoi sintomi possono essere considerati trascurabili e di poco conto.
Come si manifesta?
Nei bambini
I sintomi si possono manifestare in due modi: possono essere tipici e atipici.
Quelli tipici si presentano intorno al 6°-24° mese di vita del bambino, nel periodo che coincide con lo svezzamento e sono:
- Diarrea o feci chiare, maleodoranti e spesso dall’aspetto oleoso
- Scariche di diarrea frequenti con molto dolore addominale
- Vomito
- Crescita rallentata o arresto della crescita
- Magrezza eccessiva
- Pallore
- Pancia gonfia e tesa
- Scarsa massa muscolare
Al contrario di ciò che si pensa, i sintomi tipici si riscontrano meno rispetto a quelli atipici.
I sintomi atipici si manifestano intorno ai 5-7 anni di età e sono più difficili da individuare. I principali sono:
- Irritabilità
- Alterazione e cambiamento repentino dell’umore
- Apatia
- Assenza di sorriso
- Distacco e poco interesse per l’ambiente circostante
- Anemia
Se non diagnosticata in tempo, soprattutto nel neonato, può causare problemi molto gravi come difficoltà di sviluppo, sia fisico che mentale.
Negli adulti
I sintomi si manifestano principalmente a livello gastro intestinale e, in minima percentuale, a livello cutaneo.
Nella forma tipica i principali sono:
- Diarrea e costipazione
- Feci maleodoranti e depigmentate
- Crampi addominali
- Vomito
- Vesciche dolorose sulla pelle e nel cavo orale
Altri sintomi portati dalla forma atipica sono legati alle carenze nutrizionali:
- Cecità notturna
- Fitte ai piedi
- Anemia
- Perdita dei capelli
- Irritabilità e ansia
- Stati confusionali
- Perdita di peso
- Aborti spontanei
- Ciclo mestruale irregolare
- Affaticamento e stanchezza
- Dolore osseo e alle articolazioni
- Secchezza delle pelle e degli angoli della bocca
- Infertilità, scarse prestazioni sessuali e perdita della libido (per gli uomini)
I sintomi possono essere molto lievi e poco riscontrabili; per questo motivo diagnosticare la malattia risulta molto difficile. Se la celiachia non viene diagnosticata in tempo utile può causare problemi gravi come tumori intestinali e diabete.
Quali sono gli alimenti sconsigliati per i celiaci?
Da evitare assolutamente sono frumento (grano), farro, orzo, avena, segale, kamut, farine, semole, pane, pasta, crusca, malto, seitan e tutti gli alimenti che possono, anche in minima parte, contenere questi elementi. Per avere maggiore sicurezza si possono consultare liste nelle quali vengono riportati tutti i principali piatti della dieta e vengono classificati in base alla loro pericolosità. Se si ha il dubbio di essere celiaci è utile fare l’apposito esame del sangue e seguire i consigli del proprio medico.