La pianta del gelso fa parte della famiglia delle Moracee ed è originaria dell’area cinese pur risultando anche diffusa in altre regioni come il Nord America e l’Africa e in Nord America. Proprio in Cina, tale pianta è diffusa da quasi cinquemila anni soprattutto per l’utilizzo nell’ambito dell’allevamento del baco da seta, che a quanto pare si trova particolarmente a proprio agio sulle foglie del gelso bianco.
Si tratta di un arbusto di altezza media, caratterizzato da foglie dalla forma rotondeggiante e con i bordi frastagliati. Le prime piante di gelso che sono state introdotte in occidente da Marco Polo che aveva scoperto questa pianta durante i suoi viaggi in Cina. Si tratta di piante particolarmente adattabili e alquanto resistenti sia ai climi più rigidi che alle malattie. Proprio questa sue caratteristiche risultano essere un punto di forza che ne ha facilitato notevolmente la larga diffusione anche oltre i confini asiatici.
Il gelso è arrivato in occidente grazie ai viaggi dell’esploratore veneziano Marco Polo che l’ha portato in Europa
L’albero del gelso risulta essere un vegetale molto utile a diversi scopi: la legna per esempio, è particolarmente flessibile risultando allo stesso tempo ottima come combustibile. I suoi frutti poi, risultano sono particolarmente dolci e deliziosi. Anche per il suo aspetto, l’arbusto viene spesso utilizzato semplicemente come pianta ornamentale.
Il frutto, definito genericamente mora, è ricco di proprietà antiossidanti oltre che di ferro. Inoltre, si tratta di frutti a basso contenuto calorico, il che li rende molto indicati per regimi alimentari limitanti in tal senso. La medicina tradizionale cinese, attribuisce alla mora delle proprietà quasi magiche come il miglioramento della vista e dell’udito, ritarderebbe l’insorgere dei capelli bianchi, rafforzerebbero fegato e reni, diminuirebbe le possibilità di contrarre il cancro, incrementerebbe la longevità e altre particolari fantomatiche proprietà mai realmente provate dalla scienza moderna.
La mora inoltre definisce la differenza tra le due sottospecie: quella bianca e quella nera. La specie caratterizzata dal frutto bianco viene principalmente utilizzata proprio per la bachicultura (come già accennato in precedenza) ed è caratterizzata da un frutto leggermente meno dolce rispetto alla controparte nera. Il gelso nero invece è maggiormente apprezzato per il frutto utilizzato per la creazione di gelati, yogurt o marmellate che possono essere trovate con una certa facilità nei supermercati.
Si tratta di una delle piante più importanti di tutta la medicina tradizionale cinese viste le diverse proprietà (vere o presunte)
Nonostante tali frutti siano dotate di queste notevoli proprietà, risulta particolarmente difficile trovarle sul mercato in quanto si tratta di frutti particolarmente propensi al deperimento e quindi poco commercializzabili.
Le more sono infine utilizzate anche per creare cosmetici naturali o aromi comunemente utilizzati per le sigarette elettroniche.
Non solo more! Il gelso è una pianta tutta da scoprire: dalle foglie alle radici!
Ma limitare le proprietà benefiche del gelso alla sola mora è davvero riduttivo, in quanto pressoché qualunque parte di questa pianta ha effetti più o meno utili per le funzioni del nostro corpo.
Gli estratti della radice, reperibili in erboristerie o farmacie, sono molto utile come purghe, diuretici e tenifughi mentre gli infusi di foglie, hanno un’azione depurativa sul nostro corpo oltre ad aiutare a combattere il diabete.
Questa pianta molto diffusa sino a qualche anno fa, sta progressivamente scomparendo dalle nostre colline. Il motivo è semplice: la bachicultura non è più praticata, in quanto la seta è stata sostituita gradualmente da tessuti artificiali. La poca commerciabilità delle more poi, non gioca sicuramente a suo vantaggio… A dispetto di ciò, le proprietà benefiche del frutto e, più genericamente, di tutte le parti della pianta, fanno del gelso un arbusto che meriterebbe decisamente una maggiore attenzione!
