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Semi di sesamo: usi, proprietà e dove si trovano

Il sesamo, probabilmente originario dell’India, è stato uno dei primi vegetali ad essere coltivati per destinarlo all’uso alimentare. La pianta produce fiori bianchi o rosa e baccelli di semi che hanno un colore che può andare dal bianco al marrone scuro. L’olio che si ricava dai semi, oltre che nel settore alimentare, viene utilizzato anche per la preparazione di prodotti cosmetici e farmaceutici. La pianta del sesamo viene attualmente coltivata soprattutto in India, Cina e Birmania, ma anche nell’area mediterranea come ad esempio in Grecia e Sud Italia. Le proprietà benefiche di questi semi sono molteplici e vanno dall’elevata presenza di calcio ad importanti funzioni antiossidanti.

semi di sesamo bianchi
semi di sesamo bianchi

USI E CONSERVAZIONE DEI SEMI

Dai semi di sesamo può essere ricavato un olio utilizzabile in vari modi nell’alimentazione: frullando insieme quest’ultimo e gli stessi semi, si ricava la cosiddetta “crema di sesamo”, spesso utilizzata nella cucina tipica dei Paesi mediorientali. I semi possono di per sé essere mischiati al muesli per la prima colazione, ma anche utilizzati per la preparazione di insalate o nell’impasto di pane, grissini, crackers e biscotti. Ulteriori usi alimentari sono quelli per la composizione di piatti a base di verdure gratinate oppure minestre, riso e pasta. L’olio di sesamo può essere utilizzato anche per la cura della pelle, per effettuare massaggi, per contrastare la congestione nasale e per combattere la forfora.

filone di pane con semi di sesamo
filone di pane con semi di sesamo

Per quanto riguarda invece la loro conservazione, bisogna tenere conto che i semi di sesamo contengono oli che rischiano di irrancidirsi, per cui è opportuno riporli al riparo della luce in un luogo fresco e asciutto, oltre che inodore, e ben chiusi in un contenitore possibilmente ermetico. Tale modalità di conservazione ne permette l’utilizzo anche per alcuni mesi.

PROPRIETÀ E VANTAGGI PER LA SALUTE

I semi di sesamo contengono mediamente il 50% di olio e il 25% di proteine. La notevole presenza di amminoacidi li rende ottimi complementi per altre fonti vegetali di proteine, quali soia, arachidi e legumi. .Vediamo di seguito alcune delle più importanti sostanze in essi contenute, misurate in mg per 100 g di semi e nell’equivalente percentuale di dose giornaliera raccomandata (indicativamente per soggetti in età adulta/avanzata):

SOSTANZA

CONTENUTO MEDIO IN mg PER 100 g DI SEMI

PERCENTUALE DELLA DOSE GIORNALIERA RACCOMANDATA

Calcio

800/1000

100%

Fosforo

470

52%

Magnesio

815

267%

Ferro

20,1

200%

Acido folico

0,1

25%

Niacina

4,5

28%

 

I semi di sesamo sono inoltre un’importante fonte di manganese, zinco e selenio, oltre che di acidi oleici, i quali aiutano a ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL) nel sangue, incrementando la presenza di quello “buono” (HDL). Il contenuto di acido fitico aiuta invece a contrastare lo sviluppo del cancro al colon, mentre i lignani favoriscono la corretta regolazione della pressione sanguigna. Complessivamente, dunque, i semi di sesamo sono validi alleati per il benessere delle ossa, il miglioramento delle funzioni del fegato e dell’intestino, la lotta ai reumatismi e ai dolori articolari e per una corretta digestione.

DOVE TROVARLI

La fonte più comoda che permette di approvvigionarsi dei semi di sesamo è rappresentata dai grandi supermercati, anche se la ricerca di un prodotto qualitativamente migliore viene soddisfatta più spesso recandosi nei negozi dedicati alla vendita dei prodotti biologici o nelle erboristerie. Un’ulteriore possibilità è rappresentata dalla vendita effettuata su siti dedicati o su portali quali ad esempio amazon, che permettono di ricevere prodotti spediti direttamente dai Paesi dove la coltivazione di questi semi è tipica.

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