Spesso sentiamo parlare di cibi alcalini e acidi e dei loro effetti nell’organismo senza avere un’idea precisa di cosa siano realmente. L’alcalinità si definisce come la quantità di sali con proprietà di basi disciolti nell’acqua. Recentemente ha preso piede la cosiddetta dieta alcalina, che sostiene che alcuni cibi possano influenzare il PH dei fluidi corporei riducendone l’acidità, con presunti benefici nel pervenire e curare malattie infiammatorie o tumori. Per quanto tale dieta non sia supportata da una base scientifica e non sia quindi avallata da medici e nutrizionisti, è indubbio che introdurre nel proprio regime alimentare una buona quantità di cibi alcalini, senza per questo bandire i cibi acidi, apporti preziose proprietà all’organismo. Gli alimenti alcalini, infatti, sono particolarmente salutari e si contraddistinguono per il loro alto valore nutritivo. Scopriamo allora quali sono e come acidi e basi interagiscono nella determinazione del pH.
Come funziona il pH?
Il pH è il misuratore del grado di acidità e basicità di una soluzione acquosa. Nel caso del corpo umano, il sangue si mantiene normalmente entro valori neutri compresi tra 7,35 e 7,45. Ciò è possibile grazie a un insieme di processi fisiologici attivati dall’organismo per mantenere un equilibrio acido-base che consenta il corretto svolgimento delle funzioni metaboliche. Di fatti, se il pH non fosse stabile, l’organismo andrebbe incontro a gravi danni, motivo per cui tutti gli alimenti introdotti con la dieta vengono sottoposti a un processo di neutralizzazione (con possibile acidificazione da parte dei succhi gastrici dello stomaco) per evitare che arrechino squilibri nei fluidi corporei.
Di conseguenza, la dieta alcalina si dimostra in gran parte priva di fondamento, dal momento che non può ripercuotere, se non in modo transitorio, sul pH del flusso sanguigno.
Come anticipato, tuttavia, i cibi alcalini non fanno certo male alla salute. Sarà quindi bene farne un elemento portante della dieta indipendentemente dalle presunte teorie su acidità e basicità. Un aiuto in più per l’equilibrio fisiologico non è sicuramente di troppo!
Cibi alcalini da non farsi mancare
Ortaggi a foglia verde
Sono un alimento incredibilmente salutare e nutritivo, ricco di vitamine, fibre e sali minerali, importanti per il benessere dell’organismo. Si consiglia di mangiarli crudi o cotti al vapore, in modo che non perdano le loro proprietà e non vengano appesantiti da grasse cotture in un mare di olio o burro.
Aglio
Dal sapore pungente non da tutti gradito, l’aglio è in realtà un alimento davvero prezioso dalle mille proprietà benefiche. Antiinfiammatorio, antiossidante, antibatterico e disintossicante, è un buon alleato dei sistemi immunitario e cardiocircolatorio.
Limone e pompelmo
Essendo agrumi noti per il loro contenuto in acido citrico, può sembrare strana la loro inclusione tra gli alcalini. In realtà è proprio così: pur essendo alimenti dal pH acido, immessi nell’organismo innescano la produzione di carboidrati basici a partire dai loro acidi. Tra i benefici apportati dagli agrumi, citiamo il rafforzamento delle difese immunitarie, la disintossicazione del fegato e il miglioramento delle funzioni digestive.
Frutta secca
Ricca di grassi “buoni” omega-3 e omega-6, la frutta secca aiuta a contenere i livelli di colesterolo prevenendo il rischio di aterosclerosi e malattie cardiovascolari. Essendo molta calorica, deve essere consumata senza eccessi. Così facendo, assicura un mix di benefici e contribuisce ad abbassare l’indice di massa corporea. Tra le varietà più alcaline vi sono mandorle, noci, pinoli, pistacchi e noci brasiliane.
Patata americana (patata dolce)
A dispetto del nome, contiene circa il 30% in meno di zuccheri della tradizionale patata bianca, aiutando così a ridurre il livello di glicemia nel sangue. Ricca di carotenoidi, contribuisce a eliminare i radicali liberi e a potenziare il sistema immunitario. Con il suo contenuto in vitamina A e C, protegge dalle malattie cardiache e dal diabete e mantiene la pelle sana.
Uva
L’uva è un alimento dalle incredibili proprietà depurative, al punto da essere uno dei principali protagonisti delle diete disintossicanti pubblicizzate per purificare l’organismo. Apporta acqua, vitamine, sali minerali e resveratrolo, un importante fenolo contenuto nella buccia dell’acino, con azioni antiinfiammatorie, antitumorali e di fluidificazione del sangue.
Anguria
Frutta idratante e diuretica per eccellenza, l’anguria vanta un contenuto d’acqua pari a più del 90% del suo peso. Ricca di fibre, beta-carotene, licopene e vitamina C, è un potente antiossidante capace di ridurre il rischio di formazione di focolai tumorali. Inoltre, la presenza nell’anguria della cosiddetta citrulina aiuta a prevenire l’ipertensione e le malattie cardiocircolatorie.
Insomma, i cibi alcalini hanno un indubbio potere purificante. Nell’ambito di una dieta varia ed equilibrata, il loro consumo è assolutamente un punto in più verso la meta del benessere.