Home > Vivere Green > Giardino > Pomodori: consigli per coltivarli

Pomodori: consigli per coltivarli

Per essere sicuri di mangiare pomodori biologici non c’è niente di meglio che coltivarli da sé. Nell’orto o in vaso, la qualità è assicurata.

tomatoes-335468_960_720

Quali varietà scegliere?

Si fa presto a dire pomodori. Ne esistono numerose varietà, quelle più semplici da coltivare sono: Datterino, Ciliegino, Cuore di Bue, Tondo a Grappolo, Tondo Liscio e San Marzano. Se si sceglie di piantare pomodori di diverse tipologie, si otterrà un raccolto continuo.

pomodori

Come seminare?

Per cominciare, bisogna scegliere se partire dai semi oppure comprare delle piantine già pronte da trapiantare.

Per i principianti, la seconda scelta è sicuramente più saggia. Basta acquistare due o tre piante per ogni membro della famiglia e trapiantarle nel vaso di destinazione o nell’orto quando saranno alte 15 o 20 cm.

Se invece decidete di partire dai semi, occorrerà usare dei vasetti del diametro di 6-8 cm, in cui andranno inseriti al massimo 4 semi. La semina deve essere effettuata in un ambiente luminoso della casa a partire dalla fine dell’inverno.

Si andranno quindi a selezionare le piante più forti, che saranno poste all’aperto all’inizio della primavera, facendo attenzione che non siano troppo esposte al sole diretto e al gelo durante la notte.

Pomodori
Compost

Trapiantare le piantine di pomodori

I pomodori hanno bisogno di molto sole e di un terreno ricco di materiale organico, possibilmente arricchito con del compost ben decomposto o letame compostato. Le piante vanno inserite in profondità, avendo cura di interrarne circa il 50% – 75% , anche se questo significa sotterrare le foglie più basse.

Ad ogni esemplare trapiantato vanno dati subito circa quattro litri di acqua, per evitare lo shock del trasferimento.

Nell’orto, le piantine hanno bisogno di una distanza minima di 45 cm tra loro, per garantire lo spazio necessario alle innaffiature, la potatura ed il raccolto. E naturalmente per poter inserire i sostegni.

Subito dopo il trapianto in orto occorre provvedere alla pacciamatura, ovvero ricoprire il terreno con materiali naturali (paglia, erba secca o aghi di pino) in modo da evitare la crescita delle erbacce e da mantenere costante la temperatura del terreno.

Per la coltivazione sul balcone o sul terrazzo, occorre scegliere vasi tra i 20 ed i 30 cm di diametro e tenere presente lo spazio per inserire i sostegni. Inoltre bisogna prepararli adeguatamente per evitare il ristagno nei sottovasi. Occorre cioè cospargere il fondo di ogni vaso con uno strato di argilla espansa, di ghiaia o di cocci e riempirlo con terriccio universale biologico, possibilmente arricchito con compost o letame compostato.

pomodori

Curare i pomodori

Le piante vanno innaffiate una o due volte a settimana  finché non hanno frutti e più spesso (fino ad ogni due giorni) quando produrranno i pomodori. Occorre evitare di innaffiare dall’alto o di sera per evitare l’attacco di muffe e funghi.

A partire dalla seconda settimana dopo il trapianto occorre provvedere a sostegni per le piante. Si possono usare pali in bambù, legno, ferro o plastica, alti tra 1,8 e 2,4 metri, con una base di 1,3 x 5 cm. Vanno inseriti a 30 – 60 cm di profondità e ad almeno 5 cm dalla pianta, che andrà legata delicatamente con legacci di stoffa.

Un’alternativa possono essere le gabbie, che devono essere alte almeno 1,2 m e non richiedono legatura: basta tirarvi all’interno foglie e steli.

A qualche settimana dal trapianto,  tra le foglie ed il fusto principale spunteranno le “femminelle“, che dovranno essere rimosse almeno una volta alla settimana. Il procedimento si chiama scacchiatura o sfemminellatura e va eseguito quando le femminelle sono piccole e non presentano fiori o frutti.

pomodori

Raccogliere i pomodori

Dopo circa 60 giorni dal trapianto, sulle piante compaiono piccoli frutti verdi. Quando le dimensioni sono adeguate alla varietà prescelta, il colore rosso e la consistenza morbida e soda, possono essere colti.

In alternativa, possono essere raccolti subito dopo il cambio di colore e lasciati maturare in casa su un davanzale soleggiato. In questo modo, però, saranno meno dolci.

Articoli interessanti

Top