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Le proprietà benefiche del timo

Il timo è una pianta appartenente alla famiglia delle Lamiaceae usata di sovente nell’ambito della cucina mediterranea e, più nello specifico, è un’aroma tra le più utilizzate e apprezzate sulle tavole liguri. A dispetto del nome generico utilizzato, esistono ben trecento sottospecie diverse distribuite attraverso diversi territorio come la penisola italiana, la zona balcanica e il Caucaso.

pianta di timo

Il nome di questo vegetale, deriva dal greco e ha un significato riconducibile a forza e coraggio: un probabile riferimento alle leggendarie proprietà di questa pianta. Nonostante ciò risulti forse leggermente esagerato, è indubbio che il timo sia un vegetale con proprietà specifiche piuttosto particolari che la rendono molto utilizzata anche in ambito erboristico.

Ma ancor prima di parlare dei diversi utilizzi, c’è da precisare come tale pianta contenga della vitamina C e vitamine del gruppo B. Il suo apporto nutrizionale poi, si completa con la presenza di alcuni sali minerali.

Il timo e il Mediterraneo: un binomio lungo tutta la storia

Il timo cresce nelle colline che si affacciano in prossimità del mediterraneo, formando piccoli arbusti alti talvolta anche mezzo metro. Dove la posizione è ideale, tale vegetale risulta davvero molto diffuso ed è capace di ricoprire anche un’intero lato di una collina. Le foglie risultano molto piccole e con un colore che va dalle varie tonalità di verde sino al grigio, anche se nel periodo della fioritura, fanno la loro apparizione anche il bianco e il rosa dei minuscoli fiori. La caratteristica saliente però l’odore: si tratta di un profumo piacevole che, soprattutto in certe stagioni, risulta molto intenso.

Come già preannunciato dai greci, le proprietà benefiche di questa pianta sono davvero notevoli: le proprietà antisettiche del timo infatti, erano note sin dagli albori delle prime civiltà, oltre ad essere un’importante componente degli intrugli utilizzati dagli Antichi Egizi per i processi di imbalsamazione dei faraoni. Inoltre il suo uso come disinfettante (soprattutto per quanto riguarda le vie urinarie, visto l’effetto diuretico della pianta stessa) è stato praticato sino all’inizio del ‘900 piuttosto diffusamente.

Fino all’inizio del ‘900 il timo era utilizzato per la realizzazione di disinfettanti

Per quanto riguarda l’ambito erboristico, estratti o comunque derivati di tale vegetale sono comunemente usati per curare problematiche respiratorie come asma, tosse o eccesso di catarro. In tal senso viene spesso utilizzato come un infuso, in sostituzione di tè o camomilla, può essere assunto con del miele per calmare la tosse o sciogliere accumuli di catarro. Proprio questi sintomi si possono combattere utilizzando lo stesso ingrediente come aggiunta ai comuni fumenti. Comunque lo si assuma, il timo risulta un ingrediente naturale e privo di controindicazioni.

Cespuglio di timo

Un utilizzo meno “nobile” infine, può risultare anche quello del semplice profumo. Si tratta infatti di un’ottima alternativa alla più classica lavanda per profumare mobili, scarpiere o più semplicemente per far profumare di Mediterraneo la nostra casa.

Nonostante la pianta cresca normalmente allo stato naturale, durante gli ultimi anni sono state messe su vere e proprie coltivazioni. La raccolta avviene nel periodo primaverile e estivo, con la pianta che viene raccolta nella sua completezza (sia fiori che foglie) per venire essiccata e solo successivamente utilizzata per i suoi molteplici scopi.

Il profumo di questa pianta può essere davvero inebriante, soprattutto nel periodo della fioritura!

Nonostante la maggior parte delle persone conosce questa preziosa pianta semplicemente come aroma indispensabile per cucinare il coniglio alla ligure, si tratta di un ingrediente davvero prezioso per preparati erboristici. La sua diffusione e la facilità con cui si può trovare (almeno per chi vive sulla costa) fanno del timo un rimedio naturale tra i più diffusi, ma anche efficaci, a cui far ricorso soprattutto quando si hanno problemi all’apparato respiratorio.

 

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