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Tarassaco: proprietà, benefici, usi e avvertenze

Tra le erbe medicinali che si possono utilizzare c’è anche la pianta conosciuta col nome di tarassaco. Ma sappiamo veramente tutto ciò che c’è da sapere? Per chi non avesse ben chiaro di quale pianta si stia parlando ricordo che nella tradizione contadina è conosciuta anche col nome di dente di leone. Possiede un tipico fiore giallo che crescendo si evolve nei famosi soffioni. Il nome completo è Taraxacum officinale appartiene alla famiglia delle Asteracee ed è diffuso nel Nord America, Europa e Asia.

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Il tarassaco nella storia

L’uso terapeutico della pianta si fa risalire al Medioevo, come rimedio per i disturbi del fegato, associazione dovuta al colore giallo del fiore come la bile dell’organo stesso. Nel 1546 il naturalista Bock attribuì al tarassaco un potere diuretico; nel XVI secolo invece un farmacista attribuì alla pianta capacità di guarigione delle ferite.

Gli effetti sull’organismo

Le parti più benefiche della pianta sono le radici e le foglie, ricche di principi attivi. Il fiore giallo invece è ottimo per preparare infusi e tisane. Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che in effetti il tarassaco rappresenta un ottimo aiuto per il fegato e la cistifellea, stimolando al contempo il lavoro dei reni. Proprio in conseguenza della sua azione sul fegato è ottimo anche per la cura dell’itterizia. E’ anche un benefico rimedio naturale depurativo e diuretico, un alleato prezioso dunque nei casi di ritenzione idrica, cellulite e ipertensione, o semplicemente per depurare l’organismo. Se si vuole detossificare l’organismo si dovrebbe abbinare una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura cruda.

Gli effetti benefici sulla salute sono interessanti; questa pianta è un ottimo rimedio per chi ha il colesterolo alto proprio perché aiuta il fegato a liberarsi da scorie: zuccheri, trigliceridi, acidi urici, di conseguenza aiuta anche a prevenire la formazione di calcoli biliari. Stimola le secrezioni delle ghiandole dell’apparato gastroenterico e la muscolatura dell’apparato digerente. Ha un buon contenuto di calcio importante per le nostre ossa, il potassio unito agli effetti diuretici contribuiscono a regolare la pressione arteriosa

Al tarassaco sono attribuite buone capacità digestive e leggermente lassative e rafforza le difese immunitarie. E’ ricco di sostanza indispensabili al nostro corpo quali vitamine A, B, C, D, sali minerali e antiossidanti.

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Come assumerlo

Il tarassaco si può assumere in vari modi a seconda dei gusti e delle preferenze. La si può trovare sotto forma di tisana disintossicante o depurativa, oppure all’interno di un mix di erbe; è consigliabile berne solamente un paio al giorno. La tintura è un altro metodo, si consigliano tra le 30 e le 50 gocce non più di un paio di volte al giorno e per un periodo limitato. Infine ci sono le compresse di tarassaco che sono molto concentrate, se ne consigliano due al giorno lontano dai pasti. Qualunque sia l’utilizzo che si sceglie e la modalità, è sempre meglio farsi consigliare e seguire attentamente le istruzioni.

Altrimenti si può preparare un decotto, facendo bollire per 5 minuti in 100 ml di acqua 5-7 grammi di radici essiccate, lasciandole poi macerare 5 minuti. Filtrate tutto. Il periodo migliore della raccolta è a febbraio o a settembre prima che la pianta fiorisca. Il tarassaco può anche essere mangiato come insalata con olio evo, sale e aglio crudo tritato.

Le controindicazioni

Anche il tarassaco possiede delle controindicazioni, esso infatti può creare delle situazioni di iperacidità gastrica, per questo è da evitare se si soffre di gastrite o ulcera peptica. Assolutamente da evitare anche se si è in gravidanza o in allattamento; se si stanno assumendo altri farmaci è bene consultare un medico, potrebbe infatti interferire soprattutto se si assumono antidolorifici, regolatori di glicemia o diuretici. Verificare se si è allergici alla famiglia delle Asteracee a cui appartiene il tarassaco.

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