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Melatonina: benefici, rimedi per l’insonnia con la melatonina

La melatonina è un ormone naturalmente prodotto dall’organismo e necessario per ottenere il giusto equilibrio quotidiano tra sonno e veglia. In condizioni ottimali la melatonina viene prodotta dall’ipofisi in maggiore quantità al buio, permettendo così al corpo di prepararsi ad un sonno ristoratore. Allo stesso modo, l’ ipofisi ne diminuisce la produzione in presenza di fonti di luce continuative per inviare a tutto l’organismo il segnale di veglia e permettere al soggetto di svolgere le sue normali attività. In alcuni casi, però, questo ormone così importante può essere prodotto temporaneamente in minor quantità e comportare problemi di insonnia ed altri disturbi correlati. Vediamo allora quali sono i benefici derivanti dall’assunzione di melatonina e quali le controindicazioni da conoscere.

melatonina

Melatonina: chi può avere bisogno di integrarla artificialmente

Nonostante si tratti di un ormone la cui produzione è assolutamente fisiologica, la melatonina può essere assunta anche attraverso integratori sotto forma di compresse, capsule, bustine o gocce che garantiscono una rapida assimilazione ed un sicuro effetto benefico per l’organismo. Di solito il prodotto va consumato poco prima di andare a letto e bisognerebbe evitare la guida di veicoli nelle 5 ore successive all’assunzione.

I soggetti che potrebbero necessitare di un supplemento di melatonina sono i seguenti:

  • Viaggiatori alle prese col jet–leg;
  • Lavoratori notturni;
  • Persone con insonnia conclamata (anche se dovuta all’uso di betabloccanti o iperattività);
  • Ciechi che necessitano di regolare il ritmo sonno – veglia;
  • Bambini affetti da patologie quali autismo, ritardo mentale o paralisi cerebrale;
  • Soggetti che hanno da poco terminato una cura a base di benzodiazepine.

Quali altri disturbi possono essere risolti con la melatonina

Oltre ai classici stati di insonnia, la melatonina è stata testata in ambito medico anche per risolvere, o quantomeno alleviare, disturbi derivanti da patologie ben diverse da quelle notoriamente legate al ritmo sonno – veglia. Tra i riscontri maggiormente degni di nota sicuramente l’utilizzo di questo ormone nel trattamento di varie tipologie di emicrania (specialmente quella definita “a grappolo”), della sindrome dell’intestino irritabile, della fibromialgia e di alcuni dei più comuni fastidi legati alla menopausa.

Ulteriori studi sui campi di applicazione dell’utilizzo supplementare di melatonina sono tuttora in corso e sembrerebbero volgere la loro principale attenzione a patologie più serie quali tumori di seno, prostata, cervello e polmoni oltre che a limitare gli effetti di alcune chemioterapie come, ad esempio, l’eccessivo dimagrimento, la stanchezza cronica e la diminuzione delle piastrine nel sangue.

Chi dovrebbe chiedere al proprio medico prima di assumere la melatonina

Sebbene si tratti di un ormone naturalmente presente nel nostro organismo, l’integrazione di melatonina va tenuta sotto controllo e spesso evitata soprattutto in determinate categorie di soggetti come ad esempio le donne in gravidanza e in allattamento, i soggetti diabetici, persone che in passato hanno sofferto di convulsioni e pazienti ipertesi.

Dovrebbero, inoltre, chiedere un parere al proprio medico curante anche le donne che assumono la pillola anticoncezionale, farmaci anticoagulanti ed altri integratori, anche erboristici, utilizzati sempre allo scopo di migliorare la quantità e la qualità del sonno. In tutti questi casi è necessario che sia il medico a valutare se il rapporto rischi/benefici propenda o meno a favore di questi ultimi.

Melatonina: integratore o farmaco?

Tutti conoscono la melatonina come integratore ed effettivamente è proprio così che viene pubblicizzata e venduta, anche presso parafarmacie. In realtà, proprio in virtù dei diversi benefici che questo ormone potrebbe avere anche nel combattere patologie di tutt’altro genere, la melatonina può essere definita integratore se acquistata con dosi singole da 0,5 o 1 mg. Tutti i prodotti a base di melatonina con quantità maggiori di ormone per ciascun pezzo sono da considerarsi farmaci a tutti gli effetti.

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