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Artemisia, l’erba anticancro: tutto ciò che c’è da sapere

L’artemisia è una pianta erbacea di origine cinese appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Da tempo impiegata come rimedio fitoterapico per una discreta varietà di disturbi, negli ultimi anni è tornata alla ribalta in seguito a degli studi condotti negli Stati Uniti, che ne dimostrerebbero il potenziale curativo contro il cancro. Si tratta per il momento di un metodo sperimentale, che deve essere accettato come tale, senza reazioni sensazionaliste. Tuttavia, la speranza dei ricercatori è che si possa presto disporre di dati scientifici sicuri per la creazione di un vero e proprio trattamento. Ebbene, quali sono le caratteristiche dell’artemisia e come si giustifica il suo utilizzo farmaceutico? Scopriamolo insieme in questo articolo.

artemisia

Proprietà farmaceutiche dell’artemisia

L’uso terapeutico dell’artemisia risale alla medicina popolare orientale e si è conservato sino ai giorni nostri grazie alle sue effettive proprietà benefiche. Di fatti, il suo contenuto in oli essenziali e biomolecole como flavonoidi e terpenoidi, risulta un valido alleato contro lo sviluppo di microbi, per rilassare il sistema nervoso, facilitare la traspirazione cutanea, combattere il diabete e agevolare la digestione. In quest’ultimo caso, le foglie cotte o crude, dal caratteristico sapore amaro, vengono incorporate direttamente alla dieta o impiegate per la preparazione di infusi. Inoltre, grazie alla sua azione contro la febbre alta, già da vari decenni viene utilizzata come rimedio contro la malaria

Artemisia anticancro… come funziona?

Più incerto ma allo stesso tempo promettente è il suo potenziale anticancro. Il merito spetterebbe alla cosiddetta artemisina, un principio attivo in grado di distruggere le cellule tumorali in modo selettivo. Di fatti, se i trattamenti chemioterapici colpiscono per la loro invasività tanto le cellule cancerogene quanto quelle sane, l’artemisina limita invece la propria azione alle sole cellule malate, contro le quali svolge un vero e proprio effetto tossico che ne frenerebbe la crescita.

Cellule tumorali
Cellule tumorali

Il segreto consiste nella capacità dell’erba di interagire con le anormali quantità di ferro contenute nelle cellule tumorali, con successiva liberazione di radicali liberi che si incaricano di distruggere le stesse. Secondo gli studi effettuati a partire dal 1995 dai ricercatori dell’Università di Washington, l’artemisia potrebbe sbarazzarsi delle formazioni cancerogene in sole poche ore, bloccando il cosiddetto fattore di trascrizione E2F1, proteina codificata dall’omonimo gene e di vitale importanza per il controllo del ciclo cellulare. L’innescarsi di reazioni ossidanti consentirebbe la definitiva eliminazione delle cellule affette da cancro.

Si può davvero parlare di trattamento oncologico?

Come anticipato, l’azione anticancro dell’artemisia non è stata ancora convertita in terapia oncologica ufficiale. Di conseguenza, si sconsiglia al paziente malato di tumore di combinare i trattamenti tradizionali con rimedi erboristici a base di questa pianta senza consultare il proprio medico curante. Ciò non significa che l’artemisia sia nociva o inefficace, ma semplicemente che la ricerca necessita di qualche passo in più prima di potere decretare con assoluta certezza tempi, dosaggi e modalità di somministrazione di un’eventuale terapia all’artemisia.

Un punto molto chiaro della situazione è quello offerto dall’Istituto Nazionale dei Tumori, che nel febbraio del 2015 si è espresso su limiti e speranze legati all’artemisia come terapia antitumorale. Le premesse sono positive, ma è necessaria una casistica più completa e dettagliata prima di poter utilizzare con sicurezza l’artemisia nel trattamento del cancro.

Al momento, si dispone di testimonianze incoraggianti che lasciano ben sperare per il futuro, come quella del signor Amedeo Gioia, a cui era stato diagnosticato un tumore terminale al peritoneo guarito miracolosamente con l’erba artemisia. La sua esperienza di malato, condivisa per sua stessa volontà, è servita da motore per la fondazione di una Onlus chiamata “Quelli dell’Artemisia Annua“, nata proprio per aiutare la ricerca contro il cancro e creare una rete di solidarietà per i malati, a cui viene offerto un prezioso sostegno psicologico, legale ed emotivo.

In conclusione, le fondamenta sono state già gettate: solo il tempo e la ricerca ci daranno la risposta definitiva circa un rimedio naturale che potrebbe cambiare per sempre la storia della lotta ai tumori.

 

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