Negli ultimi periodi, ci si è maggiormente aperti verso altre culture, usi e costumi, venendo così a conoscenza di alimenti e sostanze sino a qualche tempo fa totalmente sconosciuti nel nostro paese. Tra i diversi frammenti di cultura africana che si stanno diffondendo in Italia, vi è un sempre più intenso utilizzo del burro di karité. Ma da dove proviene e da dove viene estratta questa sostanza?
Il burro di karité non è altro che una sostanza estratta dall’omonima pianta, nota anche come Vitellaria paradoxa. Questo vegetale diffuso principalmente nell’Africa occidentale, più precisamente nella savana, fa parte della famiglia delle Sapotaceae. L’arbusto può essere alto anche quindici metri con un tronco che raggiunge il metro di diametro. La corteccia del karitè è molto spessa, sia per proteggersi dalle alte temperature sia per tenere lontani gli erbivori che altrimenti la scorticherebbero con estrema facilità.
Il burro di karitè viene estratto da una pianta tipica della savana che può essere alta anche quindici metri!
I frutti di karitè vengono raccolti nel periodo che va tra la metà di giugno e la metà di settembre. Durante questa operazione, dal nocciolo viene estratta la polpa che poi viene lavorata ed essiccata al sole. Il risultato di tale processo viene poi pestato e macinato, al fine di creare una sorta di impasto. Il burro non raffinato ottenuto in questo modo è di colore biancastro o giallognolo e il suo odore (a seconda delle lavorazioni effettuate) può anche ricordare vagamente quello del cacao.
Il burro di karité è dotato di numerose caratteristiche che ne fanno anche un importante elemento per quanto riguarda la cosmesi: questa sostanza infatti risulta essere idratante oltre ad avere un effetto protettivo per quanto riguarda l’esposizione ai raggi solari e risultare ricca di antiossidanti (grazie alla presenza di vitamina A, vitamina D e vitamina E). Queste caratteristiche, fanno del burro di karitè un alleato molto prezioso anche per la prevenzione delle rughe, un utilizzo che da secoli e secoli viene perpetuato da generazioni di donne africane, che usano questa sostanza per mantenere la propria pelle morbida.
L’estratto di questa pianta contiene vitamina A, vitamina D e vitamina E
Estratti del burro di karité vengono comunemente utilizzati per la realizzazione di creme che curano ustioni, contusioni e dolori vari. L’utilizzo di questi derivati su parti sensibili del corpo (come labbra o mani) aiuta a combattere agenti esterni aggressivi come il vento o il freddo, sostituendo sostanze meno naturali come il burro cacao o creme per le mani.
Grazie alle proprietà naturali di questa sostanza, il suo impiego è anche consigliato in sostituzione della più tradizionale schiuma da barba o, per le donne, in ambito della depilazione delle gambe. In tal senso esistono prodotti specifici che ne sfruttano appieno le proprietà.
Questa sostanza può essere utile sia per l’uomo che per la donna
Per quanto riguarda i capelli, l’utilizzo di estratti del burro di karité può servire (tramite impacchi da applicare prima dello shampoo) a mantenere particolarmente lucidi i capelli, evitando l’utilizzo di altri prodotti altrettanto efficaci ma meno naturali.
Tirando le somme, questa sostanza risulta avere davvero tantissime proprietà che la rendono molto duttile e utilizzabile nelle più disparate occasioni. Che si tratti di pelle o di capelli, i benefici che si ottengono con il suo utilizzo sono davvero notevoli oltre al fatto per niente trascurabile, che si tratta di una sostanza assolutamente naturale.
Il burro di karité e i prodotti da esso estratto sono ormai piuttosto comuni, sia nelle erboristerie e farmacie che possiamo trovare in una qualsiasi cittadina sia online, dove esistono numerosi negozi capaci di venire incontro alle nostre esigenze, pronti a spedirci direttamente a domicilio il materiale di cui abbiamo bisogno.
