I falafel sono una pietanza tipica del Medio Oriente che rientra nella categoria degli street-food più amati in assoluto. Sono polpette di fave, ceci o fagioli tritati, speziati e fritti. La loro origine è egiziana e il nome significa letteralmente “pieno di fagioli”. Sono stati introdotti in Europa grazie alle rosticcerie turche e rappresentano l’alternativa sia vegetariana sia vegana al classico kebab. I condimenti di questa pietanza sono molti, è possibile renderli più gustosi inserendo la cipolla, il cumino, il coriandolo oltre che l’aglio e il prezzemolo.
Queste buonissime crocchette sono diffuse, oltre che in Egitto, in Palestina, Siria, Israele e Giordania. In questi Paesi si possono trovare in ogni angolo delle città e dei mercati, addirittura nelle stazioni di rifornimento nel deserto.
I falafel possono essere serviti come aperitivo, contorno o come secondo piatto. Accompagnati dalla salsa thain, a base di semi di sesamo, e all’interno del tipico pane arabo (reperibile nei negozi di cibo etnico) sono perfetti da servire in una cena con parenti e amici.
Falafel di ceci fatti in casa
Ingredienti (per 15 falafel)
- 250 g di ceci essiccati
- 2 cucchiai di prezzemolo tritato
- Pan grattato (meglio se fatto in casa)
- Olio extravergine d’oliva
- 1 spicchio d’aglio
- Mezzo cucchiaino di cumino in polvere
- Mezza cipolla
- Sale
- Pepe
Procedimento
La preparazione dei falafel deve cominciare il giorno prima in modo da poter lasciare i ceci in ammollo per 24 ore. Bisogna ricordarsi di cambiare l’acqua una volta trascorse 12 ore. Scolare i ceci facendo attenzione che siano completamente asciutti (è consigliabile metterli in forno per 10 minuti in modalità ventilato) e tritare nel mixer o nel frullatore.
Una cosa importante: devono essere messi nel frullatore da crudi. Inserire insieme con i ceci la cipolla tritata, l’aglio, il prezzemolo e il cumino. Aggiungere anche l’olio extravergine di oliva per permettere al tutto di amalgamarsi bene. Frullare finché il composto non è completamente omogeneo. Aggiungere il sale e il pepe. A questo punto è possibile cominciare a formare le polpette con le mani, scegliendo la forma sferica o quella ovale leggermente schiacciata. Se il composto è troppo morbido e non permette di creare le polpette si può aggiungere il pan grattato per migliorarne la consistenza. Sempre per permettere all’impasto di raggiungere la consistenza indicata è utile lasciare le polpette a riposare per un’ora dentro il frigorifero. Passata un’ora le crocchette sono pronte e si può procedere alla cottura. È possibile scegliere due modi differenti:
- Cottura in olio bollente: questa è quella prevista dalla ricetta originale. I falafel sono pronti quando raggiungono la doratura su tutti i lati.
- Cottura al forno: è l’alternativa più sana e rende la pietanza più leggera. Bisogna scaldare il forno a 180°, inserire i falafel con l’aggiunta di olio se non si usa la carta da forno (in caso contrario l’olio non va utilizzato) e dopo circa 20 minuti, quando la superficie delle polpette è dorata e croccante, il piatto è pronto da servire.
Consigli
I falafel sono una pietanza da servire calda o tiepida. Mangiati da freddi o da riscaldati perdono il loro gusto tipico e risultano molto meno croccanti. Possono essere accompagnati dalla salsa allo yogurt o dalla salsa hummus, sempre a base di ceci, ottime ambedue per esaltarne il gusto. Quando i falafel vengono usati come secondo piatto sono ottimi se accompagnati da contorni di verdure crude come pomodori a cubetti o cetrioli. Se si preparano i falafel per un aperitivo è consigliabile scegliere vini freschi con una leggera nota acida. Per questo scopo sono perfetti i vini bianchi snelli come il Muller Thurgau o in alternativa i rossi lievemente frizzanti come la Bonarda.