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Datteri: proprietà, usi e benefici

Siamo soliti vederli comparire sulle tavole durante il periodo natalizio, ma in realtà sono disponibili, soprattutto essiccati, durante tutto l’anno.

Parliamo dei datteri, il frutto della palma da dattero (Phoenix Dactylifera), originaria del Medio Oriente e diffusa in particolar modo in Africa settentrionale e in Asia occidentale. Si tratta di un albero molto longilineo e maestoso, che sfiora i 20 o 30 metri, ed anche assai longevo, potendo vivere sino a 300 anni e produrre anche 50 chili di datteri all’anno. La raccolta avviene al termine dell’estate, tra Agosto e Settembre.

L’origine del nome è greca: “daktylos”, cioè dito, ed infatti questi frutti, di colore marrone scuro, presentano una forma ovale, stretta e lunga, e, a seconda delle varietà, a polpa dura o molle, possono essere più o meno carnosi. Tra i più noti ricordiamo quelli d’Israele, dalla polpa particolarmente ricca. Ciascun dattero contiene un solo seme, anch’esso lungo, duro e legnoso.

Tanti sono i benefici dei datteri, un alleato prezioso per la nostra salute. Li analizziamo nel paragrafo che segue.

I datteri, i frutti dai tanti benefici e dai diversi utilizzi

Proprietà e benefici dei datteri

I datteri sono un’ottima fonte di potassio, e per tal motivo sono di ausilio nell’equilibrare il livello di liquidi nell’organismo, ed in più apportano benefici al funzionamento del sistema nervoso. Al riguardo costituiscono un valido supporto nell’alimentazione degli anziani, il cui sistema nervoso tende ad indebolirsi con il passare degli anni.

L’elevato contenuto di potassio, inoltre, riduce il rischio di ictus, infarto, ed altri problemi di natura cardiaca. Un consumo regolare di questi frutti, infatti, può aiutare ad abbassare in maniera sensibile il livello di colesterolo cattivo, e grazie alla presenza del magnesio, a regolarizzare la pressione alta.

Ed il magnesio, assieme al selenio, al manganese ed al rame, fanno dei datteri un alimento eccellente per rafforzare le ossa.

Ed ancora, essi sono un vero e proprio antinfiammatorio naturale, risultando quindi un toccasana in caso di raffreddori ed irritazioni alle vie respiratorie. Consumare qualche dattero in questi casi, difatti, accelera i tempi di guarigione, oltre a rinforzare il sistema immunitario.

Sono una buona fonte di ferro, contrastando così stati di anemia, e contengono fibre, sia solubili che insolubili, ed aminoacidi, in grado di pulire tutto il sistema gastrointestinale, migliorando così la digestione.

La vitamina B, contenuta nei datteri, apporta benefici alla salute del cervello. La presenza di zuccheri naturali, come il fruttosio, fa dei frutti oggetto di trattazione una fonte di energia immediatamente disponibile per l’organismo.

In particolar modo i datteri freschi possiedono proprietà energizzanti e reintegranti dei sali minerali, e sono quindi consigliati per chi pratica sport, per i bambini e per chi conduce una vita molto dinamica. Ottimi dunque per una ricca colazione, da consumare nei frullati di frutta, oppure spezzettati, in abbinamento a frutta e cereali, per un muesli “handmade”.

Per finire, i datteri aiutano l’organismo a proteggersi dalle reazioni allergiche e dalle allergie di stagione, grazie allo zolfo in essi contenuto.

Proprietà nutrizionali e controindicazioni dei datteri

I datteri secchi forniscono circa 253 calorie per 100 grammi. In considerazione dell’alto potere energetico, sono assolutamente sconsigliati per chi soffre di diabete. Non sono inoltre adatti a chi segue una dieta ipocalorica.

Uso dei datteri in cucina

Solitamente i datteri sono consumati come semplici frutti, freschi, ma soprattutto essiccati, ovvero nella versione in cui sono più facili da reperire e da conservare. In genere vengono presentati sulle tavole da soli, oppure insieme ad altra frutta secca, ma possono anche essere accompagnati dal formaggio. Possono inoltre fungere da decorazione per i dessert.

I datteri più carnosi, quelli a polpa molle, sono talora adoperati per preparare miele, ottimo sostituto di zucchero e burro in cucina. Quelli a pasta dura, invece, vengono essiccati per essere successivamente ridotti in farina. La farina di dattero è abitualmente miscelata a quella d’orzo, per preparare il famoso pane di datteri, tipico dei Paesi Arabi.

Dalla tostatura dei noccioli, inoltre, si ottiene una sorta di surrogato del caffè. E dalla fermentazione del frutto si ricavano degli alcolici, tra cui citiamo l’arrak, conosciuto anche con il nome di rum asiatico, un’acquavite prodotta specialmente in Medio ed Estremo Oriente, che deriva dal vino della palma da dattero.

Altri usi dei datteri

Oltre a quello tipicamente alimentare, altro impiego dei datteri è nella fitoterapia, grazie alle molte potenzialità terapeutiche, non sempre conosciute.

Un decotto di questi frutti è infatti utile in caso di mal di gola, di bronchite, e per lenire le infiammazioni dell’intestino.

I datteri sono utilizzati anche in ambito omeopatico: pare infatti che la tintura madre ottenuta dalla corteccia dei rami di Phoenix Dactylifera sia in grado di alleviare i dolori mestruali.

Ed ancora, le palme da dattero trovano uso nel settore edilizio, essendo il maestoso tronco sfruttato per la realizzazione di piccole costruzioni.

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