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Farro: proprieta’, impieghi, benefici e controindicazioni

Le sue origini sono molto antiche; infatti costituiva già dai tempi del Neolitico uno dei principali alimenti dell’uomo. Appartenente alla famiglia delle graminacee, il farro (Triticum dicoccum), è senza dubbio un cerale da riscoprire, ed anzi ultimamente sta guadagnando popolarità grazie alle sue proprietà salutari, come vedremo in seguito.

Assai nutriente, si trova in commercio in due differenti tipologie: il farro decorticato, che è integrale e necessita di qualche ora di ammollo prima di essere cotto, ed il farro perlato, che è privato quasi del tutto del rivestimento esterno, così da evitare l’ammollo ed accelerare i tempi di cottura. Va tuttavia consigliato l’utilizzo di quello decorticato, dal momento che l’operazione di perlatura elimina una notevole quantità di fibre, presentando l’unico vantaggio di abbreviare la cottura.

Molto simile nell’aspetto al grano, il farro si semina nel periodo autunnale e si raccoglie in estate; è una pianta robusta, che cresce bene in terreni poveri di sostanze nutrienti e resistente al freddo.

Il farro, il nutriente cereale dalle tante proprietà benefiche

Proprietà e benefici del farro

Tra i cereali più nutrienti, il farro è ricco di vitamina A, B, C, E, e di sali minerali, in particolar modo calcio, potassio, fosforo e magnesio. Gli alti contenuti di ferro e rame, inoltre, aiutano in modo significativo la circolazione sanguigna, migliorando di conseguenza l’ossigenazione del corpo e la capacità di recupero in caso di malanni.

La proprietà principale va ad ogni modo ricercata nel contenuto di selenio e di acido fitico, che combattono l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento e di tutte le forme di degenerazione cellulare.

Tra i benefici del cereale in oggetto, è da sottolineare senza dubbio la maggiore digeribilità rispetto al grano duro ed al grano tenero, e gli effetti lassativi, che aiutano chi soffre di stitichezza.

Il consumo di farro è consigliato nelle diete dimagranti: grazie all’alto contenuto di fibre, infatti, è un alimento che produce un senso di sazietà subito dopo che è stato consumato.

Abbassa infine il colesterolo, contenendo una buona quantità di niacina e di lignani, sostanze che prevengono molte malattie cardiovascolari. Ed ancora, questo cereale contrasta il mal di testa, grazie alla riboflavina, sostanza in grado di ridurre gli attacchi di emicrania, ed è digestivo, portando sollievo in caso di crampi o gonfiore.

Impieghi del farro

A dispetto delle sue ottime proprietà nutrizionali, il farro costituisce il cereale con il minor apporto calorico in assoluto: 335 calorie per 100 grammi di prodotto.

Estremamente duttile, si presta in cucina agli usi più vari e fantasiosi: ottimo in inverno per realizzare zuppe calde e minestre, nella stagione estiva risulta invece l’ingrediente perfetto per gustose insalate.

Utile inoltre come ripieno per pomodori o peperoni, può essere consumato anche semplicemente bollito e condito con un cucchiaio di olio extravergine di oliva ed un pizzico di sale.

La farina di farro, infine, è adoperata per preparare diversi tipi di pane, focacce, e dolci.

Controindicazioni del farro

 A fronte dei tanti aspetti positivi, precedentemente esaminati, il farro ne presenta uno negativo: non è adatto a coloro i quali soffrono di celiachia, contenendo un’alta quantità di glutine, come il comune grano tenero.

È sconsigliato anche in caso di colite: le fibre contenute nel cereale possono infatti provocare meteorismo, diarrea, ed una forte infiammazione intestinale. Ancor di più il farro non è indicato in presenza di colite cronica, data la sua proprietà lassativa.

 

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